Una giornata alla Gazzetta dello Sport
- redazionescuola
- 5 giu
- Tempo di lettura: 1 min
Aggiornamento: 7 giu
Israa Abdel Salam - la Redazione
Non capita tutti i giorni di varcare la soglia della Gazzetta dello Sport. Eppure, è successo: ho avuto la fortuna di essere tra i vincitori del premio “Inchiostro in Movimento” e questo mi ha permesso di visitare la sede del quotidiano sportivo più famoso d’Italia
Siamo arrivati qualche minuto prima dell’orario previsto, davanti all’edificio in via Angelo Rizzoli 8, a Milano. Ero emozionato, non lo nego. Alla reception ho chiesto di Mariangela Fucci, come ci era stato indicato, e da lì è iniziata l’esperienza vera e propria
Entrare in quel luogo è stato come entrare dentro le pagine di un giornale. Mi guardavo intorno e vedevo giornalisti al lavoro, schermi con notizie in tempo reale, copertine storiche appese alle pareti… tutto parlava di sport, passione, parole
Ci hanno spiegato come nasce un articolo, dalla scelta della notizia alla scrittura, fino all’impaginazione. Sembrava quasi una coreografia invisibile: ognuno ha un ruolo preciso, ma tutto funziona grazie al lavoro di squadra. Proprio come in una squadra sportiva
La parte più bella per me? Parlare con chi lavora lì ogni giorno. Vedere quanto amano quello che fanno. Capire che dietro ogni titolo, ogni foto, ogni riga, c’è qualcuno che ci crede davvero. Hanno risposto alle nostre domande con entusiasmo e sincerità, e mi hanno fatto sentire parte di quel mondo, anche solo per un pomeriggio
Tornando a casa, avevo in testa una certezza: scrivere può cambiare le cose. Raccontare lo sport, le emozioni, le storie delle persone… è un modo per lasciare un segno. E chissà, magari un giorno quel segno potrei lasciarlo anch’io, su una pagina ros