Via Alcuino
Care studentesse, cari studenti,
anche quest’anno state lavorando per dare voce ad Origami, il nostro giornale scolastico.
L’attesa per il primo numero è molto alta; sono sicura che saprete sorprenderci, considerato che già con le prime pubblicazioni e alla prima esperienza, avete dimostrato il vostro talento, la voglia di far emergere la vostra creatività, la pluralità di interessi che vi ha spinto a interessarvi a diversi temi, da approfondire e sui quali discutere.
Quest’anno la sfida che vi aspetta è quella di diventare ancora più autonomi nel lavoro, assumendo ruoli diversi nella redazione e scoprire ancora più in profondità come si realizza un giornale e quali competenze richiede.
E’ innegabile la grande valenza didattica che sta alla base dell’esperienza che si può vivere nel laboratorio del giornale. Qui si può sperimentare la scrittura creativa, la grafica, ma soprattutto il lavoro collaborativo, che vi permetterà di “imparare facendo”.
Nella redazione del giornale si potenzieranno le vostre competenze comunicative, lo spirito critico, la vostra socialità, attraverso uno scambio di esperienze tra voi e i docenti.
Questo spazio diventa una palestra dove potete agire la cittadinanza attiva.
Il nome che avete scelto per il nostro giornale – Origami – è davvero originale e molto significativo. Ogni origami è un capolavoro realizzato usando solo le proprie mani e la carta. E’ un oggetto di valore, esplicitato dal termine Kami, che significa sia “carta” sia “Dio al plurale. Gli origami sono alla portata di tutti perché si parte da figure semplici, che richiedono pochi passaggi, per arrivare a realizzare figure sempre più complesse.
Trovo che l’esperienza di realizzare un giornale abbia delle affinità con la progettualità ed esecuzione di una figura realizzata con la tecnica dell’origami.
Tutti possono partecipare e contribuire al prodotto finale mettendo in campo le proprie competenze, attraverso un processo che è un continuo divenire e che trasforma la carta in qualcosa di diverso ad ogni piega.
Scrivendo articoli, saggi, testi da pubblicare usate le parole, sia nel significato letterale sia in quello figurato. Quello che non dovete mai dimenticare è che le parole hanno un grande valore perché attribuiscono un significato a tutto ciò che viviamo, che sentiamo, che facciamo.
E’ attraverso le parole che diamo forma ai nostri pensieri; è con le parole che definiamo le nostre emozioni. Per questo è importante saper usare le parole, con attenzione, con prudenza, con la consapevolezza che quello che esprimiamo attraverso di esse può avere un enorme impatto sugli altri.
Vi lascio la citazione di uno scrittore che amo molto – Andrea Camilleri –
“Le parole che dicono la verità hanno una vibrazione diversa da tutte le altre” perché ci rendono liberi, capaci di esprimerci e di farci comunicare qualcosa che arriva sempre a qualcun altro.
Auguro a tutti voi, ma anche a noi adulti, di saper riconoscere sempre le parole che vibrano e di saperle, soprattutto, utilizzare per costruire un mondo migliore.
La vostra Dirigente
Gabriella Maria Sonia Conte