Gaia Catullo, regista e presidente di Sagome Teatro.
Il Teatro è l’arte dei quindici anni, diceva il mio maestro, perché è uno spazio dove si gioca sul serio.
E qual è il periodo della vita in cui cominciamo a… giocare sul serio?
Spesso si dice che gli attori non crescano mai davvero: continuano a giocare di ruolo, in ruolo, di emozione in emozione, senza riuscire mai a calarsi nella realtà.
In parte questo è vero, ma se riesci a trovare un equilibrio… che meraviglia!
Quanti adulti non pagherebbero (e in realtà lo fanno iscrivendosi a corsi di teatro) per provare ancora l’ebbrezza del primo amore, del primo bacio, del coraggio e dell’ardore.
Ho incontrato il Teatro in terza media senza più lasciarlo e oggi, a cinquant’anni, mi ritrovo a condurre il Laboratorio teatrale del Severi-Correnti; con ragazzi nell’età perfetta per scoprire il grande gioco del Teatro. Che privilegio.
Se penso a quanto abbia influito su di me e sulle mie scelte, fare teatro alla loro età, la mente si riempie di possibilità: cosa faranno i futuri attori, registi, scrittori, comunicatori, poeti, trasformatori di menti e di culture, fra i trenta ragazzi con cui ho cominciato questo viaggio?
In questi primi tre mesi abbiamo lavorato su due fronti.
Ho fornito loro strumenti per gestire il palco, i personaggi, il corpo e la voce. Poi ho chiesto di improvvisare, creare scene, dialoghi e monologhi sui grandi temi della vita: la vita, la morte, l’amore, gli altri, noi stessi.
Hanno preso vita idee e performance poetiche che ci hanno fatto ridere e piangere, ci hanno sorpreso e incantato…si comincia a fare sul serio.
I ragazzi prestano anima corpo e voce, ad un progetto che prende vita dal nostro incontro e diventa sostanza sul palcoscenico dove, sottolineava Shakespeare, tutto è finto, ma niente è falso.
Con il nuovo anno costruiremo uno spettacolo. Non so ancora quali autori e parole sceglieremo, ma conto di portare in scena la “visione” dei ragazzi perché, come diceva un il grande Eduardo De Filippo “il teatro è il disperato sforzo dell’uomo di dare un senso alla vita. E’ una zona franca, dove si può essere immortali.”
Buon viaggio a noi, a voi che ci leggete e a tutti i sognatori che ci portano nel futuro.