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Seri ma non Severi: i nuovi Rappresentanti degli Studenti

Aggiornamento: 12 feb


Sofia Bello e Gaia Stefanoni - La Redazione


Sono stati eletti da pochissimo, ma sembrano già pronti a impegnarsi al massimo! In data 27 novembre abbiamo intervistato i quattro studenti Giuseppe Sfalanga, Sofia Bonizi, Pietro Micheletti e Edoardo Gallizia della lista “Seri ma non Severi” per scoprire le loro opinioni in merito a diversi argomenti e iniziare a conoscerli.  

Quali sono i punti fondamentali della vostra lista? 

Abbiamo diviso il programma in quattro punti: socialità, comunità, sport e merch. Sono per noi punti importanti, soprattutto quelli della socialità, infatti, vogliamo creare un rapporto tra tutti gli studenti coinvolgendoli per esempio in feste e diverse attività durante l’anno, e della comunità, infatti, ci impegneremo organizzando assemblee studentesche circa una volta ogni tre mesi per avere un riscontro dagli studenti”. 

“ Vorremmo introdurre un questionario di gradimento dei professori utilizzando dei sample realizzati da professionisti, per poter dare una voce agli studenti e permettergli di esprimere la loro opinione riguardo ad un professore, fornendo alla preside una valutazione, almeno a livello umano, sul rapporto tra professori e studenti che spesso risulta carente. Pensavamo anche di dare una mano a tutti i rappresentati di classe dei primi anni per spiegar loro quali sono i doveri e i diritti del loro ruolo, dando anche consigli di organizzazione spicciola. Abbiamo anche in mente di organizzare una giornata legata alle performance musicali degli studenti in aula magna per dare uno spazio agli studenti per esprimersi a scuola, creare legami e proporre un nuovo modo per vivere gli ambienti scolastici che spesso sono vissuti in modo passivo e visti come spazi sterili” 

“ Vogliamo organizzare delle assemblee d’istituto, per esempio vorremmo farne una con ospite un professore universitario o comunque qualcuno laureato in studi di genere o psicologia per parlare della violenza sulle donne” 

“ Alla base della lista, come si può notare dal nome (seri ma non severi), c’è una voglia di essere rappresentanti che svolgono il loro ruolo con responsabilità a differenza degli anni passati. Le parole chiave sono serietà e inclusività”. 

Parlando proprio di inclusività, potrebbe sembrare strano che tra di voi non c’è nessuno studente del Correnti, come spiegate questa mancanza? 

“ Proprio cercando questa inclusività avevamo provato a coinvolgere qualche ragazzo del Correnti, avevamo anche trovato un ragazzo disponibile a candidarsi con noi, purtroppo si è ritirato all’ultimo momento, questo non significa che non ci sentiamo rappresentanti di tutta la scuola, compreso il Correnti” 

Come e perché avete scelto questo nome e logo? 

“ Questo nome è venuto in mente a Diego Foffani (alunno amico dei rappresentanti). Stavamo cercando un nome e buttando giù un po’ di idee questa ci sembrava la migliore. Con questo nome non vogliamo escludere il Correnti come potrebbe sembrare, ma quello che ci piaceva era il gioco di parole che si creava. Lo scoiattolo, il Severino, non può che essere simbolo della scuola” 

“il nome riprende il concetto base della lista, ciò signif ica che ovviamente prenderemo questo ruolo con serietà, ma senza diventare bachettoni. Dobbiamo rappresentare gli studenti e ci siamo candidati per svolgere il nostro ruolo costruendo una collaborazione con la dirigente e i professori, collaborazione che l’anno scorso è mancata. Per esempio, stiamo cercando un accordo per il torneo di calcio che riteniamo un momento di socialità importante capace di creare un'identità scolastica” 

Qual è il primo progetto che volete mettere in pratica? 

“ Sicuramente il primo progetto sono le felpe e quindi il contest dei loghi; infatti, stiamo parlando con il dipartimento di arte che dovrebbe pubblicizzare il contest dei loghi nelle classi e in più il singolo docente potrebbe essere d’aiuto per eventuali consigli e domande degli studenti.” 

“ Stiamo anche lavorando all’assemblea di dicembre, e i professori di educazione fisica ci hanno anche chiesto di sponsorizzare la giornata sugli sci. Ovviamente essendo stati eletti da cinque giorni stiamo pian piano prendendo le redini di questa scuola; infatti, vogliamo indire il comitato studentesco per avere un primo riscontro formale con gli altri studenti. 

Che posizione prendete in merito ad occupazione o cogestione? 

“ Essendo stati eletti in modo poco democratico, in quanto non c’era nessun rivale, vogliamo prima sentire l’opinione di tutti gli studenti. Indiremo il comitato studentesco, appunto con questo obbiettivo. Comunque, l’occupazione è una protesta importante per cui servono motivazioni valide, che se ci saranno, ci potrebbero portare a prendere in considerazione questo gesto. Dobbiamo manifestare perché ci sono delle motivazioni e il processo non deve essere fatto all’inverso perché sarebbe totalmente sbagliato. In conclusione, vogliamo prima sentire il parere degli studenti in quanto anche la cogestione potrebbe essere un’esperienza costruttiva e interessante.” 

Che posizione prendete in merito ai poliziotti a scuola? 

Le forze dell’ordine non dovrebbero mettere piede a scuola, sicuramente senza motivazione. Quando sono saltate le tubature a scuola è normale, ovvio che siano entrati e anche in certi casi di violenza che sono avvenuti negli ultimi anni. Se a scuola succede qualcosa di grave è normale che entrino, è il loro lavoro e non possiamo dire niente. Ma per insegnare l’istruzione e l’educazione ci sono degli organi preposti, i professori, che hanno studiato e sanno come comportarsi con gli studenti e fanno quello di lavoro. In una scuola ci sono tanti minorenni che non dovrebbero essere a contatto con le forze dell’ordine, questi incontri poi rischiano spesso di sfociare in atti di violenza o comunque abuso di potere, ovvio non vuole sembrare una generalizzazione però i fatti di cronaca parlano.” 

“ Però se, come effettivamente accade, c’è la percezione che avvengano dei reati a scuola non è giusto, ma sicuramente legittimo che le forze dell’ordine entrino e facciano qualche giro di controllo, alla fine non è colpa loro.” 

“ C’è da dire però che quando sono venuti a scuola i primi giorni ci è parso in modo intimidatorio. C'è l’educazione e l’umiliazione”  

“i poliziotti dovrebbero essere delle persone mature, che dovrebbero agire solamente con cognizione di causa senza mai farsi prendere dall’emotività, come non si può parlare di politica a scuola, allo stesso tempo le forze dell’ordine, se non per casi speciali ed isolati, non dovrebbero, secondo me, mettere piede a scuola” 

Volete lasciare un messaggio agli studenti? 

“ Cercate di stare al passo con la vita della scuola, non dite vado sei ore a scola e subito dopo vado a casa e faccio quello che voglio, ma vivete la scuola come uno spazio di condivisione, socialità e partecipate. Fermateci, scriveteci sulla pagina Instagram per dire qualunque cosa: domande o anche proposte.” 

“ Spero di essere all’altezza di questo incarico, ci metto tutta me stessa quindi spero che questo impegno si noti 

 

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