Scelta che batte il destino

Anonimo

Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

(Articolo 3, Costituzione Italiana, Principi Fondamentali)

SCELTA CHE BATTE IL DESTINO

Un ragazzo incontra una ragazza in Duomo il 16 maggio. Si piacciono. Cominciano a scriversi. Lui vorrebbe rivederla di nuovo. Lei risponde che i suoi genitori non le consentono di uscire. Per tutta l’estate continuano a parlare a distanza e si conoscono sempre meglio. Si piacciono parecchio. Un giorno di settembre, prima dell’inizio della Scuola, lei chiama lui e gli dice che è disposta a saltare la Scuola, pur di vederlo.

Sa infatti che, durante i primi giorni, i docenti dispongono solo di un registro cartaceo. I suoi genitori non avrebbero quindi alcun modo di scoprire una sua eventuale assenza.

I due si vedono, finalmente. Lei è molto nervosa, trepidante. I ragazzi decidono allora di andare in un luogo molto calmo. Giunti al parco, scrivono le loro iniziali sulla corteccia di un grande albero riportando la data del loro fidanzamento.

Passata una settimana, lui decide di presentare lei alla propria madre. Il giorno in cui le due donne si conoscono, la madre esclama: «Sei la scelta più giusta che mio figlio avrebbe potuto fare».

Lei è molto felice, in quel momento fatica a credere che quelle parole siano state pronunciate da una persona sino a pochi attimi prima del tutto sconosciuta.

Passano i giorni e lei conosce in modo sempre più profondo la madre di lui. Nel frattempo la donna e suo figlio si recano presso la casa dei suoi genitori per avanzare una proposta di matrimonio. Le due famiglie riunite parlano a lungo. Il padre di lei, però, è irremovibile e si dice assolutamente contrario al matrimonio.

I due ospiti lasciano la casa in silenzio, sorpresi e affranti. Non è stato loro neppure permesso di interpellare la ragazza e chiedere un suo parere. Lei, desolata, nello sconforto, scrive un messaggio a lui scusandosi per il comportamento dimostrato dal padre. Lui risponde: «Non preoccuparti, meglio sia andata così, è giusto che tu prosegua per la tua strada ed io per me la mia».

Lei rispetta la scelta, ma crede fortemente nel ritorno di lui.

L’anno successivo lei entra alla Facoltà di Medicina e decide di concentrarsi esclusivamente sullo studio e sul suo futuro, non lasciando entrare nessun ragazzo nella sua vita in modo stabile. Mentre frequenta i suoi corsi di studio, lui pensa solo ed esclusivamente a lavorare, porta infatti avanti più di un lavoro.

Passano gli anni, ma i due, pur restando lontani, non si perdono mai del tutto di vista. Qualche giorno dopo la laurea di lei, lui le scrive: «So che fra noi non è finita bene e che sono stato io che ho deciso di lasciarti, ma ora ho capito che vorrei che tu restassi nella mia vita». Lei risponde subito; l’unica vita che desidera è una vita accanto a lui.

Compreso quanto ancora si amino, nonostante siano passati molti anni, lui le promette di recarsi di nuovo dinnanzi al padre.

Accompagnato ancora una volta dalla madre, il ragazzo rinnova la sua proposta di matrimonio. Il padre di lei, questa volta, giudica sincere le intenzioni di lui. Se il ragazzo ha avuto la pazienza di attendere sua figlia per molto tempo, significa che le vuole bene davvero e che non desidera altre donne, oltre lei.

Ottenuto il consenso paterno, lei e lui si fidanzano ufficialmente e, dopo 5 mesi, si sposano felicissimi.

RIFLESSIONI MORALI

I RIFLESSIONE

Sono riuscita a dire addio a una persona che amavo più di quanto ami me stessa. Può sembrare banale, ma per me non lo è affatto. Non è poi così facile lasciare andare qualcuno che amavi e che desideravi così tanto…

Ho capito che non puoi obbligare una persona a stare nella tua vita, se lei stessa non lo vuole altrettanto. Ognuno è libero di scegliere e non si devono mai forzare le cose.

Alcune persone, per quanto profondamente amate, faranno esclusivamente parte del nostro passato, trasformandosi in ricordi. Anche se non apparterranno più al nostro presente, non le odieremo. Come si può infatti odiare qualcuno che si è amato?

Capisci di amare veramente qualcuno quando trovi il coraggio di lasciarlo andare…

II RIFLESSIONE

Anche se qualcuno ci ha fatto del male, dobbiamo imparare a curare le ferite e andare avanti.

E’ inutile perdere tempo per mostrare agli altri che non meritavamo quello che ci hanno fatto, chiedendo loro di fornirci spiegazioni o eventuali giustificazioni.

Partiamo sempre dal presupposto che tutti noi siamo persone dotate di coscienza, razionali e consapevoli, in grado di scegliere se e come agire nonché riflettere sulle intenzioni che guidano le nostre azioni.

Se qualcuno ci chiede scusa dopo averci ferito, occorre valutare attentamente se è il caso di perdonarlo o meno.

Il modo in cui le persone si comportano nei nostri confronti condizionerà il modo in cui queste saranno, a loro volta, trattate da noi e determinerà la possibilità di accettarle nuovamente nella nostra vita.

III RIFLESSIONE

Nessuno resta con noi per sempre, tutti siamo destinati ad essere «tappe» nelle vite degli altri. L’unica «persona» che non verrà mai meno è rappresentata da noi stessi, sinché viviamo. Per questo motivo, dobbiamo continuare a lavorare, mettendo la nostra salute morale e fisica al primo posto.

Prima di amare gli altri, dobbiamo imparare ad amare noi stessi, divenire consapevoli dei nostri difetti, sforzarci di progredire per quanto ci è possibile dobbiamo creare la versione migliore di noi stessi.

Dobbiamo riuscire a stare bene anche da soli, «farcela» da soli, in modo tale da riuscire ad accogliere al meglio le persone che desidereranno entrare nella nostra vita, riconoscendo il loro valore.

Stelle nel cielo e noi la Luna …

Anonimo