Mekhail Steven 4A LS
Credo sia sbagliato pensare che debba essere lo stato o chiunque altro a doverci garantire l’essere felici, mi sembra solo un modo per alzare le mani e diventare vittima delle circostanze.
È giusto darsi obiettivi, cercare di migliorare sé stessi e provare a mettere il proprio impegno in tutto ciò che si fa; parlo di obiettivi poiché penso che raggiungerli possa dare quel senso di soddisfazione, fiducia in sé stessi e fierezza che possono notevolmente renderci felici.
Lo stato ha il dovere di garantire un continuo progresso economico e sociale, poiché ognuno di noi, ed in particolare i più giovani, necessita di una garanzia sul futuro e di credere che ciò che sta facendo possa essere utile anche in futuro.
Di questo argomento ha parlato anche Galimberti in una intervista vista in classe, dove egli spiega che secondo il suo parere molti giovani abusano di sostanze come alcool e droghe per non pensare alla mancanza di prospettiva che hanno; ovviamente ritengo che siano scelte sbagliate quelle di coloro che pensano sia una soluzione agire in questo modo, poiché, con tutte le nuove tecnologie e mezzi che possediamo, certamente possiamo decidere noi il nostro futuro.
Per quanto riguarda l’aspetto economico e i beni materiali in generale, sono dell’idea che non siano l’antidoto per la mancanza di felicità; certo, meglio essere tristi in una villa che tristi senza un tetto, ma a volte scambieremmo quella villa per un abbraccio della propria madre, per un’uscita con gli amici, con la propria ragazza o per una casa molto più umile ma che ci dia un vero senso di casa.
Ritengo dunque che noi umani necessitiamo di relazioni importanti con i nostri simili, di obiettivi da raggiungere che ogni giorno ci diano la motivazione di impegnarci di più; tutto il resto, compresi i beni materiali, sono solo la cornice del quadro che decidiamo di dipingere.