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Anno sabbatico: in viaggio fino alla terra dei canguri

Aggiornamento: 8 giu 2024

Alyssa De Rosa, La Redazione


Due coraggiosi ragazzi che da Lainate hanno raggiunto l'Australia passando dall'India ed il sud est asiatico alla scoperta di nuove culture a noi poco conosciute e per cercare fortuna oltre oceano.

Kevin e Patrick sono due giovanissimi fratelli milanesi che terminati gli studi superiori e conseguito il tanto faticato diploma, sono partiti alla volta dell'Australia .

Quando avete deciso di intraprendere questa avventura e cosa vi ha spinto ad abbandonare l'Europa ?

- fin da piccoli abbiamo sempre viaggiato con la nostra famiglia ed appena abbiamo potuto farlo in autonomia abbiamo girato per quasi tutta l'Europa.

Già all'età di 16 anni viaggiavamo con zaino e sacco a pelo sia spostandoci in aereo che in bicicletta.

Ogni singolo viaggio ci arricchiva ed aumentava la nostra curiosità verso nuovi paesaggi e nuove culture.

La vostra famiglia quindi vi ha supportati ed aiutati nel realizzare questo sogno?

- siamo una famiglia molto unita e sia i nostri genitori che nostra sorella ci hanno sempre supportati nel cercare di realizzare i nostri sogni.

Come mai avete scelto proprio l'Australia come vostra meta?

- Desideravamo visitare l'Asia e dopo alcune ricerche, abbiamo optato di andare in Australia perché offre degli stipendi superiori a quelli italiani e molti ragazzi europei trovano lavoro nel settore della ristorazione, in quello agricolo agricolo o nelle miniere.

Avevamo messo da parte qualche soldo per concederci 100 giorni in India, Vietnam, Cambogia, Thailandia e Malesia.

Sono nazioni dove il costo della vita è inferiore a quello europeo perciò, spostandoci coi mezzi di trasporto locali e soggiornando in ostelli, ,abbiamo potuto conoscere sia la cultura locale che incontrare ragazzi di altre nazionalità .

Tranne che nelle grandi città, dove ci fermavano per un paio di giorni, ci siamo sempre spostati quasi quotidianamente.

In Vietnam abbiamo comprato uno scooter che ci ha facilitato negli spostamenti

ed abbiamo potuto fare con esso sia il Vietnam che la Cambogia.

Era la stagione delle pioggia monsoniche ed a volte è stato impegnativo dover guidare per parecchi chilometri sotto la pioggia e nelle pozzanghere.

Avete trovato altre difficolta nel vostro viaggio?

- sicuramente la comunicazione è stata spesso una delle maggiori difficoltà riscontrate .

L'inglese ci ha aiutato a comunicare con molti giovani locali ed internazionali ma la maggior parte parlava solo la propria lingua.

Nonostante ciò, sia con l'aiuto della tecnologia che con il linguaggio del corpo, siamo riusciti sempre a trovare una maniera di comunicare.

In più occasioni, per necessità burocratiche, abbiamo dovuto comunicare tramite il console italiano. Abbiamo trovato tantissima umanità in tutte le nazioni del sud est asiatico e potuto scoprire la loro storia, le religioni, altre visioni della vita .

Ci siamo resi conto che loro conoscono molto della storia europea mentre noi pochissimo della loro.

Vi siete fatti aiutare da qualche operatore di settore per organizzare il viaggio ?

- abbiano fatto tutto da soli, dal percorso ai visti .

E l' Australia?

- abbiamo dovuto fare richiesta di working holiday per poter viaggiare e lavorare.

L'Australia è molto cara ed abbiamo dovuto cercare prima l'alloggio tramite una piattaforma che mette in contatto persone che ospitano per due settimane in cambio di aiuto nei lavori domestici.

In Australia abbiamo conosciuto tanti ragazzi europei che come noi hanno voluto provare a fare questa esperienza.

Non tutti sono riusciti ad adattarsi e trovare lavoro quindi, dopo qualche mese, sono rientrati in Italia.

L'australiano è una forma di inglese difficilmente comprensibile e non è semplice socializzare coi locali .

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