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La voce dei nuovi rappresentanti d'Istituto

Gaia Stefanoni - La Redazione


I quattro nuovi rappresentati di istituto: Pietro Bedogni 4C ls, Pietro Boldrini 4C ls, Alice Scannavini 5B ll e Filippo Parchitelli 5C ls sono stati eletti da appena un mese ma si sono già mostrati capaci e intraprendenti. Il 21 novembre li abbiamo incontrati e intervistati per voi. 

 

Partiamo subito con una domanda un po’ spinosa, come pensate di unire i due programmi, essendo di due liste differenti? É stato facile trovare un accordo? 

Pietro Boldrini: Il nostro obbiettivo, chiaramente, è quello di creare un programma unitario per il bene della scuola però non è facile, infatti, loro hanno le proprie idee legate alla loro lista e noi ne abbiamo delle altre. Ultimamente c’è stata un po’ di disparità nell’affrontare i due programmi, infatti, ognuno si è concentrato di più sui propri progetti ma, comunque, cercheremo di uniformare sempre di più i due programmi cercando sempre comunicazione e dialogo fino ad arrivare ad una condizione ottimale. 

 

Che posizione prendete in merito alle scritte razziste e le svastiche apparse sui muri della scuola e soprattutto come pensate di agire in merito? Come pensate di sensibilizzare gli studenti ad una maggior cura degli spazi e materiali scolastici? 

Pietro Bedogni: noi ci schieriamo contro qualsiasi tipo di discriminazione fatta all’interno del nostro istituto, siamo consapevoli della alta percentuale di studenti di religione mussulmana e vogliamo dare spazio anche a loro e a tutti gli studenti che sono stati offesi. Proprio questo sarà uno dei temi che vogliamo portare in cogestione, proponendo diversi collettivi riguardanti questo ambito. 

Filippo Parchitelli: la scuola è un luogo di tutti, ed essendoci circa 1700 persone, è doveroso e giusto pensare anche agli altri, senza che ognuno si comporti come se fosse a casa sua. Soprattutto poi se la struttura viene danneggiata la scuola deve pagare, perdendo così fondi che potrebbero essere utilizzati per altri progetti per gli studenti.  

Pietro boldrini: aggiungo anche che danneggiando i bagni e la scuola ci auto danneggiamo, privandoci di progetti che potrebbero giovarci. É quindi importantissimo avere un’attenzione pura per il rispetto della struttura. 

 

Qual è il primo progetto a cui pensate di lavorare? 

Filippo Parchitelli: riguardo alla scuola, come primo problema, stiamo cercando di sistemare la situazione dei bagni, visto che continuiamo a ricevere molte lamentele dagli studenti soprattutto per la mancanza di carta igienica e altre mancanze. Stiamo inoltre lavorando all’iscrizione della scuola alla “Milano football cup”, infatti stiamo organizzando un evento con cui, attraverso i ricavati, andremmo poi a pagare l’iscrizione al torneo. 

 

Abbiamo visto dalle circolari e dalle vostre storie instagram che si sta iniziando a parlare di cogestione, quali sole le vostre proposte? Come sta andando la programmazione?  

Alice Scannavini: si stiamo programmando la cogestione, abbiamo già incontrato la preside in merito e deciso che il periodo indicativo dovrebbe essere di una settimana a febbraio. Questa cogestione è degli studenti e proprio da loro dovranno partire le proposte di collettivi, mentre invece i professori avranno un ruolo più di sorveglianza. Per quanto riguarda le proposte stiamo iniziando a raccogliere quelle che ci hanno mandato gli studenti tramite l’account instagram, per esempio, quella di parlare di antifascismo e razzismo oppure quella di realizzare un murales. A breve manderemo anche un form in cui chiunque voglia può mandare idee. 

 

Volete lasciare un messaggio agli studenti? 

Pietro Bedogni: sarebbe molto d’aiuto per noi una partecipazione attiva da parte vostra sia nelle decisioni in generale, perché siamo la vostra voce e rappresentiamo il vostro volere, sia negli eventi e feste che organizziamo che poi diventano un modo per divertirsi insieme e anche recuperare un po’ di soldi per nuovi progetti.  

Filippo Parchitelli: come ha detto Pietro, ci farebbe piacere che ci diate una mano per progetti come la cogestione che organizzati in quattro non sarebbero belli quanto potrebbero.  

Pietro Boldrini: riprendo un po’ lo stesso discorso dicendo che il nostro obbiettivo è quello di creare un’unità collettiva tra studenti e rappresentanti senza porci sopra nessuno; quindi, siate attivi e dateci una mano! 

 

 

 

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