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La scienziata vendicata

Aggiornamento: 5 dic 2023

Dago Bempensante e Arianna Dionigi 3A LS





Gli "Occhiali di Rosalind" è uno spettacolo teatrale al quale noi studenti di terza scientifico abbiamo assistito il 19 Gennaio scorso, che racconta della scienziata che per prima al mondo ha fotografato la doppia elica del DNA, così come oggi tutti la conosciamo.


Nonostante questo ruolo fondamentale, Rosalind, unica donna del suo laboratorio, è morta prima che venisse riconosciuta l’importanza del suo contributo, che invece ha portato qualche anno dopo i colleghi Watson, Wilkins e Crick al successo mondiale e al premio Nobel. Ma non è stata solo sfortuna; lo spettacolo mette in scena, infatti, come in un vero e proprio giallo le macchinazioni attraverso cui i compagni di laboratorio del King’s College di Londra hanno cercato in ogni modo di minimizzare il ruolo di Rosalind e infangarne la memoria, arrivando a descriverla nel libro The Double Helix come una femminista lunatica, trasandata e altezzosa. A ristabilire la verità e il suo giusto ruolo nella storia della scienza ci ha pensato la sua migliore amica Anne Sayre, una giornalista americana, che, intervistando Francis Crick, lo costrinse a prendere le distanze dai colleghi e ad ammettere i meriti di Rosalind. È proprio questo incontro, avvenuto realmente, che mettono in scena Barbara Bonora e Gabriele Argazzi. Da una parte c’è Anne che si interroga sui motivi che hanno portato un team di ricercatori a violare il codice etico degli scienziati, dall’altra l'imbarazzo di un uomo che, mettendo in ombra Rosalind, si è costruito una carriera brillante.



Il riconoscimento del ruolo delle donne sul lavoro è un tema ancora oggi di forte attualità e dopo che il ruolo di Rosalind Franklin è stato finalmente riconosciuto, molti membri della comunità scientifica hanno espresso rammarico per il modo in cui è stata trattata e per le ingiustizie subite. Gli attori sono riusciti a esprimere in modo chiaro i diversi punti di vista dei protagonisti, restituendo un ritratto di Rosalind, con i suoi valori da buona ricercatrice, più interessata alla scoperta della verità che a ottenere vantaggi personali. Argazzi e Bonora è da anni che portano in scena nelle scuole la divulgazione scientifica: da Turing a Fermi, da Einstein a Faraday, sono tanti i personaggi le cui scoperte si intrecciano con avvincenti storie personali. È un format interessante, che forse oggi avrebbe bisogno di un restyling più moderno e di un intervento di musiche e grafiche per arricchire una messa in scena di due ore.


Per noi, lo spettacolo è stato comunque un’esperienza toccante, a cui abbiamo avuto l’opportunità di assistere in persona nell’aula magna della scuola. Non solo ci ha colpiti a livello intellettuale, per la storia nascosta dietro al DNA, ma anche a livello morale, perché ha evidenziato l’importanza e il valore delle donne in ogni campo, compresa la scienza.

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