Alessio Perego - La Redazione
Tutti conosciamo il Pilates, ma in pochi sanno che il metodo deve il suo nome a quello del suo inventore, Joseph Pilates, nato a Monchengladbach il 9 Dicembre 1883 da una famiglia di origine greca.
Fino all'età di quattordici anni Joseph soffrì di asma, rachitismo e febbre reumatica, patologie che gli causarono alterazioni posturali e che lo sollecitarono a studiare attentamente il corpo umano.
Nel 1912, per migliorare la sua tecnica da boxeur, si trasferì in Inghilterra, dove lavorò presso la scuola di polizia come istruttore di autodifesa.
La sua vita cambiò radicalmente quando, all'inizio del primo conflitto mondiale, a causa delle sue origini tedesche, venne recluso nel campo di concentramento di Lancaster.
Nel campo di prigionia Pilates si impegnò a migliorare lo stato psico-fisico di tutti i deportati, delineando i suoi principi sulla salute e sulla tonificazione muscolare, che lo condussero a definire il suo metodo, il metodo Pilates.
Il metodo venne praticamente completato quando nel 1918, tramite un sistema di molle e tiranti, presso I'sola di Man, riuscì a riabilitare soldati reduci di guerra feriti, menomati e immobilizzati a letto a causa delle malattie.
L'applicazione dell'ormai completo metodo Pilates avvenne per la prima volta a New York nel 1926, dove Joseph e sua moglie Clara aprirono uno studio a Manhattan.
Qui poterono lavorare con tutti gli strumenti, metodi e macchinari ideati da Pilates.
Joseph morì nel 1967 a New York, ma il suo cognome sopravvive tutt'oggi avendo dato il nome ad un'attività ginnica praticata in tutto il mondo.