Eudora Figini - La Redazione
Il bullismo si può definire come una forma di violenza verbale, fisica e psicologica ripetuta nel tempo e perpetuata in modo intenzionale da una o più persone (i “bulli”) nei confronti di un'altra (la “vittima”), al fine di prevaricare e arrecare danno.
Perché i bulli bullizzano? Le motivazioni alla base del bullismo sono difficili da individuare e spesso hanno un'origine profonda. Tra queste ricordiamo una mancanza di controllo degli impulsi, problemi di gestione della rabbia, sentimenti di gelosia o invidia.
La vittima non può affrontare le violenze dei bulli da sola, ma ha bisogno dell'appoggio dei genitori e della scuola. E’ quindi importante che ne parli senza vergognarsene.
Chi sono le vittime di bullismo? Generalmente le vittime dei bulli sono bambini-e/ragazzi-e insicuri che acconsentono facilmente alle loro richieste e che non sempre sono in grado di farsi valere.
Come si sente una vittima di bullismo?
La vittima di bullismo può provare: RABBIA, VERGOGNA, COLPA, PAURA .
Paura perché ha paura di essere preso in giro o picchiato.
Rabbia perché prova rabbia per l'accaduto.
Colpa perché si sente responsabile dell'accaduto.
Vergogna perché crede che i compagni di classe lo considerino un fifone.
Come fermare gli atti di bullismo?
1. Non cogliere le provocazioni del bullo.
2. Esercitare l'assertività.
3. Non colpevolizzare sé stessi per le aggressioni ricevute da parte del bullo o dei bulli.
4.chiedere aiuto a insegnanti e genitori.
5.presentare una denuncia per bullismo a scuola, quando possibile.