Prof.Michele Venturino, Prof.ssa Rosanna Silvaggio, Nahum Becerra e Alyssa De Rosa
Provate a prendere trenta ragazzi del professionale di indirizzi diversi, di età diverse (tra i 16 e i 19 anni) , di nazionalità diverse, con alcuni che parlano tra loro una lingua diversa (l'arabo) , di religioni diverse, di abitudini diverse (cibo, ritmi, rapporti familiari, abbigliamento con velo o meno) . Presi da classi diverse che quindi tra loro si conoscono per gruppetti, a malapena o per nulla.
Poi prendete cinque professori audaci e temerari che sostanzialmente conoscono questi trenta ragazzi/e poco o nulla perché sono nuovissimi o ex docenti di classe oppure di sostegno.
Poi provate a spedire questo curioso e improbabile cocktail in un paese strano, ai margini della Comunità Europea, dove si parla una lingua che è una specie di esperanto, un po' arabo, un po' italiano e un po' inglese.
Un paese a pochi chilometri dalla Libia e dalla Tunisia ma dove gli immigrati sono Indiani, Filippini e Italiani
Dove si va per imparare l'inglese ma anche la cultura e la storia di un crocevia mediterraneo dove sono passati un po' tutti, dai Turchi ai Cavalieri Templari, dagli Inglesi ai Cartaginesi.
E infine provate a individuare nel centro dell'isola, una struttura dove si alternano comitive scolastiche dalla Calabria e dalla Campania, zeppe di adolescenti della stessa età con gli ormoni che fanno la tarantella.
Adesso provate a shakerare il tutto.
Con questi ingredienti esplosivi potrebbe deflagrare.
Potrebbe succedere di tutto.
E un po' di tutto in effetti è successo, tra pianti e porte divelte, tra urla belluine notturne e ascensori bloccati, tra corteggiamenti disperati e amicizie prima rotte poi ritrovate.
A un tratto però, come d'incanto, come sempre capita in un sistema chimico instabile e complesso si crea un equilibrio.
Dove le diversità diventano ricchezze, le complessità diventano struttura e le tensioni, corrente elettrica; il gruppo prende forma.
Le occasioni si trasformano in opportunità, le conoscenze in legami e la formazione in crescita.
Quest'anno a Malta qualcosa è successo, di imponderabile e al tempo stesso incontrovertibile.
Quando, in questo mondo di guerre e divisioni, sentite raccontare che è impossibile mettere insieme storie, culture e religioni diverse, non credeteci.
Noi c'eravamo a Malta quell'anno.
C'eravamo e l'abbiamo visto succedere.
Tutti e trentacinque.
Il soggiorno studio ha previsto lezioni intensive presso NSTS Malta per migliorare il lessico attraverso workshop di microlingua specifici di settore, con l'esecuzione di lavori di gruppo e lavori grafici. Le attività sono state scandite anche da momenti di visite guidate in diversi siti (isola di Gozo, La Valletta, Marsazlokk, Medina, Rabat, St.Julian) per conoscere e vivere il territorio e con visite di aziende: la Seifert Sistem ha consentito di immergersi in una realtà avanzata tecnicamente mostrando scelte di economia circolare e sostenibili. Si tratta di una realtà aziendale che ha saputo integrare e includere manodopera multietnica che invita a prospettive di lavoro all'estero. Una mattinata di visita al laboratorio odontotecnico Estetica Dental Lab specializzato nella realizzazione di protesi tramite Cad.
Sono state due settimane intensive di apprendimento continuo e potenziamento delle competenze trasversali.
Di seguito le testimonianze di alcuni studenti che hanno partecipato al progetto a Malta:
Nahum Becerra 4B odonto
"Quello che mi ha colpito maggiormente è stato il clima di accoglienza dato da tutti che sono stati sempre disponibili e che ci hanno fatto sentire a casa, ma anche tutti i luoghi che siamo andati a vedere come Mdina che è caratterizza dal giallastro del tufo e dai vari stili architettonici che sono molto caratteristici e hanno un loro perché;
L'esperienza con il gruppo è stata stupenda in quanto fin dall'inizio c'è stata subito intesa (anche se io molti di loro non li conoscevo) che ci portato a fare molte esperienze divertenti, conoscerci e poter fare nuove amicizie;
Da questa esperienza oltre che aver imparato l'inglese mi ha permesso di saper adattarmi ad ambienti differenti da quello che per me è solito e soprattutto mi ha aiutato a saper stare in gruppo con persone differenti da me permettendomi di vivere un'esperienza fantastica in quanto ogni nostra differenza ci univa e ci dava la possibilità di conoscere le cose in un modo diverso da come le vediamo".
Alyssa De Rosa 4A odonto
"Malta mi ha colpita per i suoi paesaggi, il mare e la temperatura mite.
Ho notato un grande mix etnico e mi ha colpito la grande presenza di indiani e la coesistenza pacifica di culture molto distanti tra loro.
Ho scoperto che le università sono gratuite ,pertanto i giovani sono incentivati allo studio ed alla cultura perché possono permetterselo economicamente e viene percepito come percorso naturale formativo.
Nonostante fossimo di classi diverse e varie fasce di età ,siamo diventati un unico gruppo unito ed estroverso.
Abbiamo rotto le barriere e pregiudizi e ci siamo uniti tra di noi, ma anche con gli studenti ospiti ,che arrivavano da altre città e percorsi scolastici.
Essendo che eravamo concentrati su un unico percorso ,siamo stati sicuramente più aperti ed uniti .
Non abbiamo minimamente percepito le differenze culturali,religiose o di appartenenza territoriale ma abbiamo dato priorità allo stare assieme,condividere il nostro tempo,condividere le nostre emozioni e cercare di trovare momenti di aggregazione divertente senza lasciare nessuno indietro.
Mi sento triste perché il tempo è volato ,rimangono nel cuore bellissimi ricordi, nuovi amici ,nuovi rapporti con i professori.
Ho imparato l'inglese, mi sono adattata alla convivenza, ho riso tantissimo e mi sono sentita privilegiata per tutto questo fantastico percorso.
Purtroppo mi sento anche in colpa per non aver avuto la possibilità di fare questa esperienza con tutta la classe ed anche malvista dagli altri che pensano sia stata in vacanza.
Avevamo impegni, avevamo regole da rispettare...oltre ai momenti di divertimento e svago".