top of page
redazionescuola

American Psycho. Chi è Patrick Bateman?

Aggiornamento: 23 mag 2023

Ginevra Piccioli 5C LL


(SPOILER ALERT)




American Psycho, 2000, diretto da Mary Harron, è un film thriller-psicologico basato sul romanzo del 1991 di Bret Easton Ellis. Il protagonista, Patrick Bateman, è un ricco investitore finanziario che lavora a New York, annoiato dalla sua vita poco eccitante e monotona. Trascorre serate in ristoranti di lusso e mantiene una certa compostezza davanti a colleghi e alla sua fidanzata Evelyn, persone che in realtà non sopporta, tanto da addirittura odiarle. Ad una riunione di lavoro, Bateman ed altri colleghi sfoggiano i loro biglietti da visita, concentrandosi sul loro design e stile. Il biglietto da visita di Paul Allen, per il senso di superiorità che emergeva, scatena in Bateman rabbia. Sfoga questa sua ira su un senzatetto ed il suo cane la sera stessa. Da qui, Bateman inizia a pianificare come sbarazzarsi di Allen e, dopo numerosi incontri in cui i due si conoscono meglio, riesce una sera a farlo ubriacare e lo porta nel suo appartamento in cui, pochi minuti dopo, avverrà l'omicidio. A causa della scomparsa improvvisa di Paul Allen, Bateman sarà continuamente interrogato da un investigatore privato, Kimball, che pone fiducia in lui per possibili aggiornamenti. Bateman, man mano che si prosegue nella vicenda, accresce sempre di più la propria rabbia, sfogando le sue frustrazioni su delle prostitute e uccidendo altre persone in cui si imbatte casualmente. Questa sua pazzia arriverà alle stelle quando una notte verrà visto dalla polizia sparare ad un’anziana, ma questo causerà altrettanti omicidi durante l’inseguimento, aggiungendo altre dieci persone alla lista di chi aveva ucciso. Nel panico, si rifugia in ufficio in cui chiamerà il suo avvocato per confessare i suoi omicidi. Il giorno seguente proverà a tornare nell’appartamento di Paul Allen per ripulire il resto, ma la casa è vuota e pronta per essere venduta. Si riunirà con i suoi colleghi per l’ora di pranzo mentre la sua segretaria Jean, nell’ufficio, troverà il diario di Bateman, pieno di scritte e disegni dei suoi omicidi realizzati in modo dettagliato. Bateman incontrerà il suo avvocato proprio a pranzo, confessando che lui aveva ucciso Allen. Carnes, l’avvocato, riderà, non lo prenderà sul serio ed affermerà che le sue dichiarazioni non potevano essere possibili, dato che lui aveva cenato di recente con Paul a Londra. La scena finale si concentra sul pensiero del protagonista, non più certo che gli omicidi fossero veramente accaduti o meno e realizza che non potrà mai ricevere la punizione che gli spetta e che tanto desidera. Il finale è spesso ritenuto ambiguo proprio per il dubbio sorto allo stesso protagonista, ma la realtà dei fatti è che tutti gli omicidi sono realmente accaduti, e che, a causa di uno scambio di identità continuo, non solo da parte di Bateman, ma anche di personaggi che non sono nemmeno stati visualmente presenti nel film, alla fine nessuno ha potuto capire chi fosse stato a compiere tutte quelle atrocità. Molte persone hanno avuto dubbi e sono spiccati due possibili finali. Lo spettatore decide in quale credere. Il messaggio è arrivato anche agli stessi direttori del film che hanno così risposto: << Non risponderei mai. Come dice Quentin Tarantino, "Se te lo dico, ti porto via questo film". Dirò che c'è un momento in cui diventa meno realistico, ed è il momento in cui il bancomat dice Feed Me a Stray Cat.>> e Mary Harron ha aggiunto a questo anche un pensiero riguardo a come ha svolto il suo lavoro: <<Una cosa che penso sia un fallimento da parte mia è che le persone continuano ad uscire dal film pensando che sia tutto un sogno, e non ho mai voluto questo. Tutto quello che volevo era che fosse ambiguo nel modo in cui lo era il libro. Penso che sia un mio fallimento nella scena finale perché ho sbagliato l'enfasi. Avrei dovuto lasciarlo più aperto. Fa sembrare che fosse tutto frutto della sua immaginazione e, per quanto mi riguarda, non lo è.>>


44 visualizzazioni

Post recenti

Mostra tutti

Consigli di Lettura

a cura della Prof.ss e Valeria Mazzucco e Serena Penagini "I nomadi lo sanno: le mappe non servono a orientarsi, ma a sognare il viaggio...

Yoga e vita quotidiana

Prof.ss a Claudia Marfella “Lo yoga ci insegna a modificare ciò che non può essere accettato e ad accettare ciò che non può essere...

bottom of page