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A scuola di Solidarietà

Aggiornamento: 11 feb

Alyssa De Rosa - La Redazione


Come si fa a sopravvivere alla morte di un figlio? Regalando amore e aiuto ad altri bambini. Il 26 Novembre Angela Villonio, presidente della Fondazione Rosangela D’Ambrosio, ha presentato in Aula Magna la onlus nata per ricordare il sorriso, il coraggio e la vitalità della figlia Rosangela scomparsa prematuramente. 

La Fondazione D’Ambrosio opera interventi di sostegno in favore di quei minori che vivono in condizioni umane e sociali disagiate.  

Rosangela è mancata a soli ventitre anni, a pochi mesi dalla Laurea in Scienze della Formazione Primaria. Una ragazza come noi, in salute, empatica e sensibile alle ingiustizie. Avrebbe voluto occuparsi di educazione per poi lavorare nel sociale. La morte improvvisa di Rosangela ha annientato Angela e la sua famiglia. Nel 2010, una anno dopo il lutto e un grande dolore, nasce la Fondazione che goccia dopo goccia, sensibilizzando, contaminando con un messaggio di solidarietà, è presente oggi in India, in Africa, in Italia con scuole, ospedali, case famiglia, unità chirurgiche,  campagne di vaccinazioni, prevenzione dell’Hiv e progetti per contrastare la malnutrizione.  

La Fondazione D’Ambrosio ha stipulato una convenzione con l’Istituto Severi-Correnti con l’obiettivo di erogare una borsa di studio annuale per quell’alunno meritevole che desidera proseguire gli studi. Inoltre, offre la possibilità agli studenti dell’Istituto di avvicinarsi a comprendere in termini lavorativi, il mondo del no-profit e cosa significhi lavorare nel terzo settore: per gli alunni del triennio ci sarà la possibilità di espletare le ore di Pcto presso la sede della Fondazione a Milano dal 26 marzo al 1 febbraio. Restituendo poi nella nostra scuola quanto appreso: come costruire un piccolo progetto umanitario, organizzare crowfunding attraverso eventi, sensibilizzare e fare comunicazione.  

Al termine dell’incontro Angela ha invitato gli studenti a posizionare un post-it su una parete dell’Aula Magna che riportasse una parola carica degli stimoli ascoltati. Ne è nato un collage risonante di parole quali Coraggio, Forza, Anima, Solidarietà, e molte altre parole ancora.  

 

Di seguito l’intervista ad Angela che ci ha gentilmente aperto la scatola dei ricordi e fatto vivere un uragano di emozioni, entrando vivamente nella sua sfera più intima.  

 

Alyssa : qual è il messaggio che sua figlia le ha lasciato in eredità?  

Angela: Rosangela desiderava fare un viaggio in India come regalo per la sua laurea ed abbiamo voluto realizzare il sogno della nostra bambina e cominciare proprio dall’ India questo viaggio di solidarietà per poi espanderlo anche in altre nazioni dove abbiamo potuto aiutare bambini (ad Haiti, in Africa ed ultimamente stiamo concentrando le nostre forze negli ospedali italiani in particolar modo in Lombardia).Ci siamo resi conto che le sovvenzioni statali non sono adeguate e dovevamo intervenire. 

Alyssa: La vostra associazione pertanto aiuta solo bambini? 

Angela: Lo statuto dell’associazione ci permette di aiutare il genere umano seppur sia nata per garantire aiuti da 0 a 18 anni. Col tempo abbiamo compreso che sarebbe stato necessario un continuo nel supporto alle singole necessità . 

Alyssa: Come avete strutturato e quanto tempo è stato necessario per istituire a livello burocratico un’associazione? 

Angela: Non è semplice, ma in primis la nostra è una fondazione e l’iter burocratico è estrememente complesso ed i tempi non sono veloci. 

Alyssa: Vi trovate a collaborare anche con altre associazioni? 

Angela: Principalmente ci muoviamo per realizzare al meglio il nostro percorso, ma a volte ci sono altre associazioni che ci contattano per essere aiutate . 

Solo quando il direttivo ritiene che il terzo progetto ha una valenza ed abbia un percorso ben strutturato sul lungo termine, supportiamo direttivamente creando una rete di competenze e contatti. 

Alyssa : Come portate avanti tutte le fasi e gli iter per realizzare i vari obiettivi? 

Angela : Ci avvaliamo di volontari, del passaparola, dei social o collaboriamo con altre ONLUS che sono più strutturate e presenti da più anni nel settore del volontariato. 

Alyssa: Come mai avete scelto le scuole per presentarvi? 

Angela : Pensiamo che insegnare ai giovani i valori, farli entrare in empatia con il dolore di altri, riempire il vuoto d’ amore presente nei giovani ed aiutarli a colmarlo con la solidarietà ... sia fondamentale per sentirsi bene con se stessi. 

Nelle scuole riusciamo a raggiungere tutti i ragazzi che necessitano di colmare e far evolvere la loro ‘’ dimensione d’amore’’. 

Alyssa: Come vengono trasferiti e concretizzati i fondi dai soldi donati? 

Angela: Non doniamo mai soldi, ma interveniamo aiutando nel concreto (facendo la spesa ,pagando le bollette, aiutando nell’acquisto di materiale scolastico...) 

Alyssa: Qual è stata la parola che ti ha colpita tra quelle che hanno scritto gli studenti? 

Angela: “Rinascita” perché è quello che voglio trasmettere perché la speranza ti può  

far rinascere. 

 

Angela tornerà presto nella nostra scuola per formare i Rappresentanti della Solidarietà. Perché l’amore è contaminazione. 




 

 

 


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