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Una mattinata con Emergency

Aggiornamento: 10 mag 2023

Guidicini Camilla 5ELS


Mercoledì 1° marzo si è tenuta in aula magna una conferenza con alcuni volontari di Emergency, intitolata “Ed io avrò cura di te”. Erano presenti in quanto ospiti Ennio Rigamonti, architetto e grandissimo amico di Gino Strada, nonché socio fondatore di Emergency, e due medici volontari dell’organizzazione: Livio Villa, anestesista e rianimatore, e Silvia Mariani, giovane cardiochirurgo. L’intero incontro è stato gestito e condotto dai ragazzi della scuola che hanno svolto l’attività di PCTO con l’organizzazione: essi hanno avuto ruolo di presentatori degli ospiti e moderatori dell’assemblea.


Emergency è una ONG (organizzazione non governativa) e una ONLUS (organizzazione non lucrativa di utilità sociale) che si propone di garantire il diritto a cure mediche e chirurgiche di qualità a tutti coloro che sono vittime di guerre civili, conflitti armati e disastri naturali. Inoltre, l'organizzazione si occupa anche di progetti di sviluppo a lungo termine, come la formazione di personale medico locale e la costruzione di ospedali. Ennio ci ha infatti spiegato che negli ospedali costruiti in questi Paesi inizialmente lavorano quasi esclusivamente medici, infermieri ed esperti europei; in un secondo tempo, dopo un periodo di formazione del personale locale, anch’esso entra a far parte dell’equipe medico della struttura. L’obiettivo finale è infatti quello di affidare l’ospedale agli abitanti del luogo e renderli così autonomi dal punto di vista medico-sanitario.


L’organizzazione nasce il 15 maggio 1994 grazie al progetto di Gino Strada, medico specializzato in chirurgia d’urgenza, sua moglie Teresa Sarti e altri loro amici. Da allora è intervenuta in 20 paesi del mondo, primo fra tutti, nel 1994, stesso anno della fondazione, il Ruanda, dove è stato ristrutturato e riaperto il reparto di chirurgia dell’ospedale di Kigali e riattivato il reparto di ostetricia e ginecologia. Da qui in poi Emergency è intervenuta in 17 paesi, curando oltre 11 milioni di persone. Nel 2008 l’organizzazione ha inoltre elaborato insieme ad alcuni Paesi africani il “Manifesto per una medicina basata sui diritti umani” per rivendicare una sanità basata sull’equità, sulla qualità e sulla responsabilità sociale.


I nostri ospiti ci hanno proposto alcune storie ed aneddoti secondo me sorprendenti, quasi incredibili ai nostri occhi, occhi di persone che vivono in un Paese avanzato e che non possono comprendere certe situazioni.

Un esempio è la vicenda che ha permesso a Gino Strada di dare inizio ad un progetto in Afghanistan: Gino, raggiunto il Paese, incontra Massoud, politico e comandante militare afghano, al quale chiede di poter avviare il suo programma per l’aiuto dei civili locali. Massoud, non convinto dal medico italiano, coglie l’occasione di un ferito portatogli davanti per metterlo alla prova: Gino, con strumenti rudimentali e tanta determinazione, cura il paziente. È così che il governo afghano ha permesso a Emergency di costruire nel Paese ben 3 centri chirurgici (a Kabul, Lashkar-Gah e Anabah), un centro maternità ad Anabah, una rete di oltre 40 posti di primo soccorso e centri sanitari e delle cliniche in alcune carceri del Paese.

Un’altra storia e vicenda di cui Emergency si è occupata per molto tempo e sulla quale Gino ha scritto un’intera raccolta di cronache è quella dei cosiddetti “pappagalli verdi”, mine antiuomo di colore verde caratterizzate da una forma che ricorda appunto quella dei pappagalli. Emergency si è a lungo battuta per la proibizione dell’uso di questi oggetti letali, poiché coloro che perdevano la vita erano per lo più bambini, convinti di aver trovato un gioco nel prato.


Personalmente ho trovato l’incontro estremamente interessante, coinvolgente e motivante soprattutto per chi come me è interessato all’ambito medico sanitario; è stato inoltre un grande spunto di riflessione su quanto possano essere difficili e differenti alcune realtà rispetto alla nostra fortunata esistenza. Lavorare in luoghi simili è sicuramente un’esperienza molto toccante ma allo stesso tempo incredibilmente formativa.

Nel 2022 le guerre in corso nel mondo erano circa 59 e probabilmente gran parte di noi era a conoscenza solo di pochissime di esse, quelle più vicine per cultura o per interessi economici.

Proprio per questo dato, l’esemplare attività di Gino Strada dovrebbe incoraggiarci a credere maggiormente nella possibilità di poter dare un aiuto concreto a coloro che tutti i giorni combattono per la sopravvivenza e vivono in condizioni estreme.

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